Ultima modifica: 29 Novembre 2017

Calendario 2018 illustrato dai ragazzi della scuola”A.Moroni”

Il nostro calendario quest’anno vuole parlare di donne.

I giornali, i media parlano di donne che hanno subito o subiscono abusi di ogni tipo.

I dati che ci forniscono possono aiutarci solo a reagire perché molte violenze non sono raccontate da nessuno.

Sono molte le donne che hanno combattuto, che hanno cambiato il corso degli eventi, che hanno avuto il coraggio, la dignità, che si sono ribellate a una società in cui, da sempre, manca la cultura del rispetto.

“Rispetto ” : è questo il termine unico per vivere con dignità. Tutti, uomini e donne. Solo trattando gli altri con dignità ci si può guadagnare il rispetto per se stessi.

Educare al rispetto è doveroso per noi insegnanti  che, oltre a comunicare contenuti, dobbiamo con le famiglie e le altre agenzie educative, contribuire a formare e sviluppare le facoltà comportamentali, le conoscenze sociali e mentali dei nostri ragazzi.
Dobbiamo stimolare riflessioni, porre interrogativi utili ad aprire le menti, utili a portare fuori le caratteristiche migliori perché diventino dei buoni adulti.

Solo educando alla stima e al rispetto reciproco si può fortificare il mondo.

Con il nostro calendario, vogliamo far conoscere e vogliamo ricordare le storie di donne straordinarie che hanno apportato, con il loro esempio, qualcosa d’innovativo, unico, importante.

Non solo donne maltrattate ma donne che hanno lasciato le loro impronte nella cultura, nello sport, nello spettacolo, donne che si sono riscattate con lo studio, con l’esempio, la costanza.

Grandi donne che entreranno nelle nostre case con le loro grandi imprese e ci aiuteranno alla riflessione, ci porranno gli interrogativi che si sono posti i nostri ragazzi nello sceglierle e, si spera, stimoleranno le nostre menti a chiederci il perché delle nostre azioni.

Come Rita Levi Montalcini scriveva: “speriamo di educare a una società migliore perché, se istruisci un bambino, avrai un uomo istruito. Se istruisci una bambina, avrai una donna, una famiglia e una società istruita.

Maria Gabriella Palma