La scuola dipinge il paese
Non c’è niente di più educativo che mettere le proprie competenze al servizio del bene pubblico. E’ questo che hanno fatto i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “A.Moroni” uscendo dalle aule, aprendo le porte e portando con sè idee, colori e tanta voglia di fare. Guidati dalla prof.ssa Palma, hanno riprogettato il sottopassaggio della stazione di Vigodarzere. Colore, vitalità, energia hanno preso il posto dei muri grigi e anonimi riuscendo a far parlare i ragazzi attraverso l’arte, un’arte che esce dalla scuola e si fa servizio, si fa cantiere, si fa officina e infine dono alla collettività.
Complimenti ragazzi!
Queste le parole scritte dalla professoressa Palma e i suoi ragazzi sull’esperienza:
Ho pensato che scrivere di questo progetto non avrebbe mai reso le emozioni che ho provato e allora ho delegato i veri protagonisti che hanno permesso che queste emozioni prendessero forma : I ragazzi.
Ludovica: Niente è impossibile se lo si fa insieme, noi abbiamo dato il meglio, abbiamo fatto un lavoro che non era obbligatorio, che non è solo per noi ma per tutta la comunità e non è stato un gioco da ragazzi.
Agnese: A scuola avevamo un tema da realizzare in scala, “Il mio arcobaleno”, nelle pozzanghere, nelle bolle di sapone, negli occhi… Accanto o dentro al proprio arcobaleno ogni ragazzo ha inserito una sagoma da fare poi a grandezza naturale, fatta con la nostra ombra. Tutti siamo stati coinvolti anche chi non ha potuto venire a dipingere alla stazione di Vigodarzere. Utilizzando i colori acrilici siamo riusciti a dipingere tutto in tre giorni.
Anna M: La mia esperienza è stata unica… le mie emozioni e quelle dei miei compagni resteranno e si ripeteranno tutte le volte anche dopo tanto tempo. Quando rivedrò il sottopasso dipinto da me, con il mio disegno, e rimarrà là per sempre. All’inizio ero spaventata , demotivata, ma poi ho capito l’importanza della cosa e mi sono messa al lavoro. Mi sono impegnata tantissimo, ero con le mie amiche, e comunque abbiamo scherzato e riso facendo una cosa che ci piace. Io ho solo disegnato il primo giorno… e ho invidiato chi ha dipinto. Mi ha emozionato vedere tutti che si davano da fare, sia grandi che piccoli, tutti collaboravano. Mi sono stancata e sporcata ma ero felice e mi è rimasto e mi rimarrà un magnifico ricordo.
La professoressa Palma mi è parsa molto stupita e soddisfatta, forse un po’ dispiaciuta per chi non è potuto venire e si è perso un’esperienza faticosa ma divertente. Durante il lavoro è stata severa, testarda, ma probabilmente desiderava spingerci a fare del nostro meglio.
Riccardo: Io e la mia famiglia siamo andati a dipingere il sottopasso il secondo giorno … c’era moltissima gente che aveva voglia di disegnare, di liberarsi. Ho visto tutti i miei amici e … quando ho preso in mano il pennello avevo una paura tremenda di sbagliare, ma mi sono buttato. Il disegno lentamente prendeva forma, ero molto soddisfatto del mio lavoro, era la prima volta che dipingevo una parete e con più colori. Con la mia famiglia ho dipinto un mare con dentro l’arcobaleno, papà faceva le onde e io l’arcobaleno. E’ stata grande la soddisfazione di sapere che per la professoressa è stato uno dei lavori più riusciti. Martedì ho portato la nonna a vedere il lavoro. Lei non riusciva a credere che c’eravamo riusciti in tre giorni.
Tommaso: La prof ha detto che se non ce la sentivamo di colorare bene i bordi con precisione potevamo mettere lo scotc. Le macchie bianche non riuscivo a coprirle ma poi asciugandosi il colore copriva e poi mi piaceva la mia parte di disegno, l’ho colorato insieme ad un compagno perché altrimenti ci mettevo troppo.
La cosa che mi piaceva di più era vedere la professoressa contenta.
Anna: Le figure siamo noi nell’arcobaleno. Per me l’arcobaleno è un segno di felicità, tranquillità e le figure in movimento mi danno un senso di gioioso divertimento.
Emily: Mi sono divertita veramente tanto perché oltre a dipingere abbiamo chiacchierato moltissimo e alla fine ci siamo sporcate tutte.
Aurora: Sono andata solo l’ultimo giorno, era quasi già tutto fatto per cui ho finito di colorare alcune parti e ho ripassato alcuni contorni.
Grazie all’Associazione “Aiutiamoci a tenere pulito Vigodarzere” Al Comune, all’Assessore Elisa Cavinato alle Ferrovie dello Stato che ci hanno permesso questa grande esperienza. Grazie ai genitori ai bimbi piccoli ai passanti che si sono fermati a dipingere. Spero che il lavoro serva a far capire ai ragazzi che hanno partecipato che bisogna contribuire sempre a tenere in ordine il posto in cui si vive. Spero ricordino sempre che anche un luogo che per sua natura è squallido e invita a essere sporcato con tracce di ogni tipo può assumere bellezza se si lascia una traccia che è prima progettata, ponderata e poi condivisa.